mercoledì 27 settembre 2023

L'Europa delle scienze e della cultura - All'Osteria Beltrame di Spresiano con Borghi d'Europa

 



L'incontro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura promosso da Borghi d'Europa a

Spresiano, presso l'Osteria Beltrame, si è aperto con una intervista al Vice Sindaco e Assessore

al Turismo, Roberto Fava.




Nel suo intervento Fava ha ripercorso la storia di Spresiano ed ha efficacemente descritto la vivacità del tessuto economico ed associativo, le opportunità nel settore turistico.


La serata ha avuto come tema la presentazione del Percorso Internazionale Aquositas,le Vie d'Acqua, che si snoda da anni lungo le rive della Piave.




Il tema enogastronomico (il pesce d'acqua dolce), è stato interpretato da Laura e Samuele in collaborazione con la Itticoltura Tonini di Alessio Tonini (Saletto di Piave).

Il menù ha proposto un antipasto di sarde in saor (da una antica ricetta familiare) e di trota

salmonata affumicata in crostino. Le cozze in guazzetto con feta greca hanno chiuso il primo capitolo della serata.


Il primo (spaghetti al granchio blu), ha sorpreso i commensali, che hanno potuto degustare il Sorbetto al Maracujà della Gelateria l'Albero di Maserada.


Il filetto di persico spigola in crosta di patate ha continuato l'incontro a convivio, che si è chiuso con una fregolotta fatta in casa servita con Grappa artigianale.


I vini dell'Azienda Agricola Col Miotin ( soprattutto il vino col fondo e il brut) hanno accompagnato il desinare, che ha conosciuto anche il pinot grigio di Italo Cescon,Artigiano del Vino.


Antonio Bottega , patron di Col Miotin, è arrivato alla serata nonostante fosse in piena vendemmia, quasi a sottolineare l'attaccamento e l'interesse per Laura e Samuele.


I giornalisti e i comunicatori intervenuti hanno raccontato le storie di un percorso informativo

che conoscerà a novembre un'altra tappa a Spresiano sul tema delle carni e dei salumi.

Alice e Massimo (Macelleria da Massimo ) forniscono abitualmente l'Osteria Beltrame : l'idea

è quella di realizzare un incontro con le carni e i salumi del Friuli Occidentale, in una sorta

di viaggio del gusto leggendario.




Le ricette raccolte nel corso delle iniziative conosceranno la pubblicazione nel Blog Gusti Vari... di Giallo Zafferano (Mondadori Media).



La serata ha conosciuto anche l'intervento di Cristian Bertoncello (Associazione Nostrano del Brenta), che ha raccontato la storia avvincente : " Una tradizione lunga 5 secoli del Nostrano del Brenta i documenti storici registrano che le prime coltivazioni di piante di tabacco nel XVI secolo nel monastero dei frati di Campese di Bassano del Grappa (VI), Già nel tardo 500 si cominciano a produrre i primi sigari. Inoltre trà il 700 ed il 900 la diffusione dei sigari fatti con Tabacco Nostrano è tale da rappresentare la fonte principale, talvolta l'unica fonte di sostentamento per la comunità del Canal di Brenta. Spesso la storia del Tabacco Nostrano è fatta di clandestinità e contrabbando di decreti imperiali ,attraverso quattro dominazioni diverse. Soltanto nel 1763,dopo quasi due secoli di lotte i rappresentanti della Repubblica concedono il privilegio agli agricoltori di coltivare il tabacco . Tuttavia il sigaro Nostrano del Brenta antenato di quello che sarà il DOGE, è già conosciuto ed apprezzato dai signori della nobiltà veneziana. "



Genny, della Torrefazione Caffè Oselladore di Rossano Veneto (Vicenza), ne ha ripercorso la storia. "Torreffattori dal 1963. Le migliori qualità di caffè, le migliori miscele, 50 anni di esperienza. vi permetteranno di assaporare straordinari caffè."

"La nostra azienda è composta da un team per la maggioranza di donne. Il gusto e la scelta del bello è specialmente donna... Ogni anno il nostro team cresce creando nuovi prodotti e nuove combinazioni enogastronomiche dal sapore esclusivo. "

Così l'azienda si esprime nell'area della regalistica e dei cesti, con una scelta delle migliori aziende artigianali del Paese.



mercoledì 19 luglio 2023

L'EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA I Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa - Da San Giorgio della Richinvelda e Rauscedo, nel Friuli Occidentale

 




Associazione Culturale BORGHI d’EUROPA



Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI - Iniziativa Adriatico – Jonica - Forum intergovernativo per la cooperazione regionale), promosso dalla rete Borghi d'Europa, e patrocinato del Comune di San Giorgio della Richinvelda, organizza un’iniziativa d’informazione volta a valorizzare, in ambito nazionale ed internazionale il territorio e le sue importanti attività. Tale progetto si protrarrà fino a dicembre del 2024.

La nostra opera di informazione e promozione partirà proprio dalla produzione delle barbatelle,talee, della vite,  ottenute utilizzando un tralcio con almeno due gemme il quale, piantato verticalmente nel terreno, sviluppa radici nella parte inferiore ed un germoglio in quella superiore.

Tale tecnica è stata sviluppata a fine ‘800, come difesa dalla filossera, e in questa zona rappresenta la principale attività: si pensi che qui si produce il 60% delle barbatelle nazionali). Questa creazione avviene nel centro di ricerca, “Casa 40”, immerso tra le vigne di Rauscedo.

Se dunque la barbatella fa di San Giorgio della Richinvelda e Rauscedo delle finestre aperte al mondo, Borghi d'Europa vuole aprire queste finestre per una iniziativa destinata ad informare chi informa.

Alternativamente, a Milano e nel Friuli Occidentale, si terranno da settembre 2023 incontri di informazione, nel corso dei quali i protagonisti della vita istituzionale, sociale, economica e culturale del Territorio racconteranno le loro storie e le loro esperienze, in una dimensione multimediale stimolante.

Quattro gli itinerari prescelti:

  • la storia, l'ambiente, l'arte e la cultura del Territorio

  • il mondo della cooperazione

  • ricerca e innovazione: le Radici del Vino

  • le Vie del gusto e i Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa

Nel corso degli incontri verranno coinvolti i Territori che partecipano alle iniziative di Borghi d'Europa, declinati secondo le chiavi di lettura dei Percorsi Internazionali. Ogni Percorso prevede la partecipazione di almeno cinque Paesi Europei e di cinque Regioni Italiane.

I PERCORSI

La Via della Letteratura e della Poesia ; La Via dei Norcini, Le Vie dei Formaggi ; Le Vie del Caffè ; I Mulini del Gusto, le Vie del Pane e le Vie della Pizza ; La Via della Birra ; Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino ; Aquositas, Le Vie d’Acqua ; I Borghi della Storia: Terre di Roma; Le Ferrovie (non) dimenticate e la Mobilità Dolce ; Le Montagna dell'Informazione ; Collinando, Le Terre di Collina ; La Via delle Buone Cose


mercoledì 24 maggio 2023

I SAPORI GENUINI DE L’ESSE ROMAGNOLA A MILANO

 






 

Borghi d’Europa si è recata nel locale di Via Tortona per comprenderne la cucina romagnola al 100%

Milano, 24 Maggio 2023- Nella frequentata Via Tortona di Milano, in zona Navigli, sorge il ristorante La Esse Romagnola, che propone cucina di tradizione romagnola al 100% .

Il ristorante nasce a Rimini nello storico Borgo San Giuliano nel 2018 grazie all’unione d’intenti di 4 giovani imprenditori innamorati del loro territorio, riuscendo poi, grazie a un progetto di franchising che prevede investimenti esterni, ad aprire anche a Milano, con l’obiettivo chiaro di valorizzare i prodotti e i piatti della tradizione romagnola, attaverso genuinità, sorriso e convivialità.

Da Esse Romagnola il cliente troverà sempre uno spirito casalingo sano e vero, con sapori tipici.

Nella sede originaria di Rimini il menù è sicuramente più ampio, mentre nel locale di Via Tortona è più classico romagnolo.

Tra gli antipasti si può scegliere tra salumi e formaggi tipici: spicca il roast beef a bassa temperatura con spuma di pecorino e zabaione salato e cruble di pane.

I primi piatti sono un inno alla pasta fresca: cappelletti, tagliatelle e lasagne al ragù e poi anche una rivisitazione dei tagliolini alla Mussolini, saltati al burro con fonduta di parmigiano, uovo Pochè e scaglie di tartufo nero.

Invece, tra i secondi si distinguono il cinghiale in umido, le polpette al sugo, il coniglio alla cacciatora, il galletto alla griglia con salsa alle erbe e i fagioli con le cotiche.

Per quanto riguarda il vino, nella sede milanese si affidano perlopiù alle etichette della Tenuta Santini nel Riminese (Sangiovese Romagnolo) e a un Sangiovese sovrammaturato della Tenuta Santodeno, ma si possono anche trovare dei vini di altre regioni famose come il Piemonte e la Toscana.

Borghi d’Europa continuerà a comunicare le tipicità dell’Emilia Romagna nei propri format d’informazione perché terra di tradizione e passione, che merita di essere tramandata.

Così va bene!

giovedì 20 aprile 2023

ECCELLENZE E TERROIR: TASTE OF ALTO PIEMONTE A NOVARA

 




Borghi d’Europa ha partecipato alla manifestazione enologica al Castello Visconteo-Sforzesco di Novara

Milano, 19 Aprile 2023- L’Alto Piemonte è una macrozona che presenta delle colline  molto vocate alla viticoltura, con diverse peculiarità e raggruppa 4 province: Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola.

L’intera area vinicola compresa tra le 4 province si è rivelata ottima per la produzione del nobile Nebbiolo, a volte in purezza, altre con piccole percentuali di Vespolina, Uva Rara e Bonarda, che danno vini eleganti, ma anche dotati di ottima beva ed acidità, meno esigenti dei famosi colleghi Langaroli.

Un’ottima occasione per provare diverse interpretazioni dei Nebbiolo dell’Alto Piemonte (ci sono due Docg, Ghemme e Gattinara e otto Doc come Boca, Bramaterra, Lessona, Fara, Sizzano, Valli Ossolane, Coste della Sesia e Colline Novaresi) è stata nella rassegna “Taste of Alto Piemonte”, tenutasi dal 15 al 17 Aprile c.m. nello splendido Castello Visconteo-Sforzesco di Novara.

Una manifestazione molto ben realizzata, grazie al lavoro del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, che opera dal 1999 nella promozione dell’identità dei vini di quest’area che copre 4 province e che ha visto presenti al banco degustazione ben 52 produttori locali.

Ecco gli assaggi fatti da Borghi d’Europa durante la rassegna per ciascuna delle 4 province vinicole:

-Per Biella, il Nebbiolo Doc Coste della Sesia 2015 di Centovigne di Cossato, poi il Lessona Doc 2015 di La Badina e il Lessona Doc 2018 dell’Azienda Viticola Massimo Clerico;

-Dalle Valli Ossolane, il Nebbiolo Superiore Doc 2019 de La Cantina di Tappia di Villadossola (Vb) e il Rosso Doc 2019 Valli Ossolane Vigna Vagna dell’Azienda Agricola Edoardo Patrone di Domodossola (Vb);

-Dalle Colline Novaresi invece sono stati apprezzati i vini di Carlone Davide di Grignasco (No), quelli di Castaldi Francesca di Briona (No), il Ghemme Docg 2015 di Cascina Cà Nova di Bogogno (No), il Sizzano Doc 2018 di Cantins Comero di Sizzano (No), il Ghemme Docg 2017 di Filadora di Mezzomerico (No), il Ghemme Docg 2018 de I Dof Mati Vticultrici di Farra Novarese (No), il Nebbiolo Doc Colline Novaresi 2017 (Vendemmia Tardiva) de il Roccolo di Mezzomerico, il Ghemme Docg Santa Fè 2017 di Ioppia di Romagnano Sesia (No), il Ghemme Docg 2017 Vigna Carelle dell’Azienda Agricola Mirù di Marco Arlunno, il Ghemme Docg 2016 di Pietraforata, il Ghemme Docg 2017 Chioso dei Pomi di Rovellotti Viticoltori ed infine il Sizzano Doc 2015 di Vigneti Valli Roncati di Briona (No);

-Dal Vercellese, veramente interessanti il Gattinara Riserva Docg 2018 di Antoniolo, il Gattinara Docg TreVigne di Travaglini, il Gattinara Docg 2017 dell’Azienda Agricola Stefano Vegis ed infine il Bramaterra Riserva Doc 2018 di La Palazzina di Roasio.

Taste of Alto Piemonte, giunta quest’anno alla sesta edizione, è stata una rassegna davvero ricca, che ha proposto diverse etichette di Nebbiolo pregevoli e ben promossi: così va bene!