sabato 15 dicembre 2018

Il Medio Friuli e il 2019 Anno del Turismo Lento : l’incontro a Là da La Grise




La rete internazionale Borghi d’Europa ha tenuto una conferenza stampa di fine anno
alla Osteria Là da La Grise a Talmassons (UD),per ‘raccontare’ le iniziative sviluppate
nel Medio Friuli per l’Anno del Patrimonio Culturale e i percorsi di informazione previsti
nel 2019 Anno del Turismo Lento.
I temi del turismo slow incontreranno le Terre di Mezzo molte volte : per le Vie del
Gusto le iniziative de ‘I luoghi del desiderio’ (100 tane del gusto visitate in incognito e
segnalate dai giornalisti e dai comunicatori di Borghi d’Europa), grazie al partenariato
di informazione del Centro Dolce Friuli e del brand Tissi ; per i Mulini del Gusto e le
Vie d’Acqua le iniziative con il mondo delle farine, le realtà della panificazione, della
pasticceria e della pizza ( preziose le testimonianze di FriulPizza di Varmo e di Giroldo’s
Pizza di Flambro) e la storia delle risorgive ; l’incontro con il tessuto produttivo del
territorio,per narrare un’altra storia.
Proprio su questo ultimo punto vi è stato l’intervento di Fabrizio Cattelan, di CDA
di Cattelan srl,società di gestione di distributori automatici, in Flumignano.
“Da oltre 40 anni la nostra Azienda opera nel settore del Vending,con una forte spinta alla
ricerca e all’innovazione sul fronte del design e della tecnologia delle macchine,
previlegiando la partnership con imprese produttrici del settore alimentare e non solo,
investendo sulla formazione del personale e con uno spiccato orientamento alla green
philosophy e alle soluzioni per il benessere della persona.Azienda del Vending in costante
crescita,CDA è conosciuta come portabandiera della Responsabilità Sociale d’Impresa.
Negli anni CDA non si è infatti limitata alla distribuzione automatica diventando punto di
riferimento del settore,ma si è distinta con successo in progetti legati alla Respnsabilità
Sociale d’Impresa, alla salvaguardia dell’ambiente, alla discussione di corretti stili di vita
attraverso la sana alimentazione”
Borghi d’Europa promuoverà incontri in Friuli e a livello nazionale e internazionale su questi
temi, grazie alla collaborazione che Giuseppe Gaspari, giornalista ed enogastronomo, Palato
Anarchico, ha assicurato al progetto che avrà in CDA l’interlocutore previlegiato.

Poi ci ha pensato la cucina della Osteria Là da La Grise a rendere la conferenza stampa
a convivio degna di tal nome. La squadra di Cristina e Renzo ha offerto un ‘brano’
eccellente di come si possa essere creativi, senza snaturare le proprietà primarie degli
alimenti.
Alla fine Gianna e Roberta hanno raccontato la storia della Latteria Sociale di
Talmassons, con una degustazione di formaggi accompagnati dal ramandolo dell’azienda
agricola Micossi di Tarcento. L’Azienda,a conduzione familiare, propone da tre generazioni
i vini dei Colli Orientali. Oltre al ramandolo vogliamo ricordare il refosco dal peduncolo
rosso,lo schioppettino,il cabernet franc, il franconia, l’uvaggio Sidilis rosso,il Sidilis Bianco
(vitigno autotono Friulano) e il Picolit.

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domenica 11 novembre 2018

Le eccellenze Natureta proposte da Centro del Dolce Friuli a Borghi d’Europa

Centro del Dolce Friuli ( con il brand Tissi),ha presentato alle Giornate Europee del Patrimonio
Culturale promosse dalla rete internazionale Borghi d’Europa, le eccellenze slovene in occasione dei percorsi di informazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e dell’Anno del Cibo Italiano.
L’azienda dal 1923 ha sede a Kamnik,nel cuore della Slovenia . Qui al crocevia tra il mondo slavo,quello germanico e quello romanzo,la cucina casalinga slovena unisce i migliori prodotti
dell’agricoltura locale con le ricette dei Balcani, del Mediterraneo, delle Alpi e della Pannoonia.
“ Natureta – osserva Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa- è il marchio più
conosciuto di selezione di frutta e verdure fresche dell’Europa Centrale. Le specialità gastronomiche,i condimenti e i contorni,le salse, i sottaceti,i pasti pronti, le marmellate e le conserve preparate da Natureta portano per davvero la qualità in tavola.”
Tutto parte dalla scelta delle materie prime : Natureta mantiene con gli agricoltori/fornitori un rapporto continuo,dalla semina alla raccolta. Alla selezione attenta si aggiunge poi il
controllo lungo l’intero processo produttivo.
La maggior parte dei prodotti è senza conservanti o utilizzano solo quelli di origine naturale.
La ricca selezione di prodotti e l’offerta di vari formati e dimensioni consentono alle famiglie moderne di poter disporre di una scorta selezionata per poter cucinare quotidianamente con comodità.
“ I prodotti Bio di Natureta – continua Lupatin-, sono realizzati con ingredienti coltivati in modo biologico e rispettoso dell’ambiente, senza utilizzo di pesticidi o organismi geneticamente modificati .Natureta rispetta anche nelle lavorazioni la loro origine e produce il cibo biologico pastorizzato in conformità con le norme SI-ECO. “
Fabio Guerra,giornalista e nume tutelare del punto vendita CRAI di Oderzo, osserva :
“ Ho talmente apprezzato i prodotti Natureta degustati all’incontro di Borghi d’Europa, che ho deciso di inserirli subito tra le scelte d’eccellenza del mio negozio. Centro del Dolce Friuli
stà facendo un ottimo lavoro di selezione e distribuzione di prodotti di qualità”.
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sabato 3 novembre 2018

Le mele della famiglia Specogna di Pulfero a Borghi d'Europa




La rete internazionale Borghi d’Europa, in collaborazione e sotto il Patrocinio dell’Istituto per
la cultura slovena, ha inserito le Valli del Natisone nel percorso d’informazione dell’Anno del
Patrimonio Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
I giornalisti e i comunicatori della rete hanno potuto conoscere la Società Semplice Agricola
Giuseppe Specogna di Brischis (Pulfero).
“ Siamo Marianna e Massimiliano Famea, due fratelli a cui è stato trasmesso l’amore per il
nostro territorio: le Valli del Natisone.A maggio 2016 abbiamo costituito la Società Semplice Agricola Specogna Giuseppe come prosecuzione dell’Azienda Agricola Specogna Giuseppe
creata da nostro zio Beppo negli anni ’80, venuto a mancare nel febbraio 2016.”
Ecco la storia…
Nelle Valli del Natisone tutte le famiglie coltivavano i campi e avevano una piccola stalla;
i prodotti coltivati venivano barattati mentre il latte prodotto veniva conferito alle latterie
turnarie. Anche i nonni avevano una realtà simile che negli anni ’80 lo zio Beppo amplia
in località Brischis di Pulfero costruendo un capannone adibito a stalla e fienile che ospitava
una sessantina di capi di cui la metà in lattazione (producevano circa 650 l di latte al giorno
che veniva conferito alla Latteria di Azzida) .
Era aiutato dai suoi genitori, la nonna Livia e il nonno Angelin e dalla sorella Franca e il
cognato Claudio (i nostri genitori).
E poi arriviamo noi, che siamo cresciuti correndo fra i prati che falciavano, sfrecciando con
la bici fra le mucche, andando ad attaccare/staccare rotoloni quando era il turno di bagnare
i cereali, noi a cui la nonna raccontava le storie mentre mungeva o rastrellava…
Nel frattempo i problemi legati alle quote latte avevano messo lo zio di fronte ad una scelta
che l’ha portato a convertire l’indirizzo aziendale da zootecnico a frutticolo, e da qui parte
la nuova avventura che ci vede coinvolti tuttora.
Inizia impiantando circa due ettari di mele nei dintorni dell’azienda per poi arrivare a
quattro ettari.Dal 2010, con gli ultimi reimpianti, converte e certifica circa due ettari di mele
in biologico e prossimamente andremo ad aumentare la produzione con altri due ettari.
Oltre a produrre mele, coltiviamo ortaggi bio (patate, cipolle, zucchine, basilico, pomodori, melanzane…), noci, noccioline, susine, cachi, cereali e continuiamo a falciare i prati per
mantenere pulito il territorio.
Abbiamo avuto e abbiamo tutt’ora la fortuna di essere cresciuti e vivere nelle Valli del Natisone, che sono un territorio unico, per molti ancora sconosciuto, ricco di storia, natura incontaminata, tradizioni…ma la fortuna più grande è stata quella che i nostri genitori, lo zio e i nonni ci hanno trasmesso l’amore per questo territorio e questo lavoro.”
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venerdì 22 giugno 2018

Borghi d’Europa in Valtellina : a Bianzone, alla Trattoria Altavilla di Anna Bertola




Era stata Anna Bertola, signora della Trattoria Altavilla a Bianzone, a
suggerirci il nome dell’Olio dell’Elfo, prodotto in quantità limitatissime.
“Si chiama olio dell'Elfo e nasce dalla prima piantagione di ulivi messi a dimora
in bassa valle nel 1999. L'etichetta verde, con un piccolo elfo che tiene in mano
un rametto di olive dice "colline degli Elfi dal 1999 - olio extra vergine di oliva -
Azienda agricola Folini – Ardenno.”
Ci illumina con un bel servizio nel suo blog ilgustodelgusto.it il giornalista e scrittore
Renato Ciaponi, grande esperto dell’enogastronomia valtellinese.

I primi passi di Borghi d’Europa in Valtellina hanno preso lo spunto dalle
storie della viticoltura eroica, di Pietro Simone e Stefano Nera (Cantine Nera e
Azienda Agricola Caven Camuna,Chiuro), di Marco Triacca (Azienda Vitivinicola
La Perla, Tresenda di Teglio, di Luciana Marisa Paolo e Stefano (Azienda Agricola
le Strie, Cantina a Ponte in Valtellina).
Ma nei nostri itinerari vagabondi,in tempi non sospetti,avevamo avuto il piacere
di arrivare a Bianzone per visitare la Trattoria Altavilla.
A Bianzone ricordiamo per i Percorsi della Fede la Parrocchiale di San Siro con il
ciclo di affreschi di Cipriano Valorsa (detto il Raffaello della Valtellina) datati 1548 e
costituenti il Ciclo pittorico della "Vita della Vergine", di notevolissimo interesse, che
sono stati riscoperti e restaurati di recente assieme all'intero corpo architettonico
ecclesiale, al vasto sagrato con panorama sulla valle, nonché all'edificio antistante,
destinato ad accogliere un museo.
Ma ritorniamo alla Trattoria Altavilla.
“Curata personalmente dalla proprietaria la scelta dei prodotti, in prevalenza tipici,
spaziano dalla selezione delle bresaole ai piatti tipici come sciatt e pizzoccheri,
dalle crespelle di grano saraceno alle grigliate di carne, dai funghi alla selvaggina;
immancabile la polenta sia di granoturco che di grano saraceno.Particolarmente
curata la selezione dei formaggi; sempre presenti i prodotti DOP della Valtellina
(Bitto e Valtellina Casera).”
La Cantina presenta una selezione di oltre 400 etichette,scelte direttamente dalla
sommelier Anna.Presenti tutte le tipologie del DOC e DOCG della Valtellina,
con le sue sottozone: Valgella, Grumello, Inferno, Sassella, Maroggia;
ma anche una ampia gamma di vini nazionali ed internazionali.
Non vi sono parole per raccontare la professionalità, la simpatia, la disponibilità
della signora degli sciatt.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa avranno altre occasioni per incontrarla.
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domenica 1 aprile 2018

Borghi d'Europa nelle Terre della Piave : al bistrot Lambo's di Salgareda


Lo hanno definito nel corso della trasmissione multimediale L’Italia del Gusto, l’oste
‘antico eterno’. E, a dire il vero, mai definizione è più appropriata per parlare di Lamberto. 
Lamberto ha iniziato nella zona del Montello, a Nervesa della Battaglia,aprendo
l’Ultima Spiaggia, che esiste ancor oggi. Ma la sua storia si svolge tutta lungo le rive della
Piave.
A Ponte di Piave Lamberto gestisce di par suo Torre Morosini, enoteca con cucina.
La passione e la curiosità non mancano di sicuro : ecco, alcuni mesi orsono, pronta una nuova
scommessa : Lambo’s, bistrot a Salgareda, giusto di fronte al Municipio.
E il plurale si addice per davvero alla nuova avventura.
Bar per colazioni il mattino ; gli aperitivi e la scelta di qualche bicchiere di buon vino (che non
manca mai) ; tutto il mondo delle degustazioni, con prodotti sapientemente scelti nel territorio
locale.
Così i comunicatori e i giornalisti di Borghi d’Europa hanno voluto realizzare una sosta del gusto
nel giorno della visita di Gianluigi Veronesi ( fondatore e direttore del Gruppo Degusta), nelle
zone della Piave.
Lamberto ha proposto il vino col fondo di Carolina Gatti, un glera stratosferico di Walter Nardin, per commentare la porchetta artigianale di Luca e Barbara (Macelleria La Becheria,Ponte di Piave), con il pane artigianale del Panificio Pasticceria Mantovana di Ponte di Piave.
 

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venerdì 9 febbraio 2018

Le produzioni agricole alternative : il bambù

Le produzioni agricole alternative : il bambù a Borghi d'Europa


 Borghi d’Europa, nel quadro delle iniziative d’informazione del ‘2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, sviluppa un Percorso sulle Terre dei Patrimoni del Gusto.
In particolare l’attenzione viene riservata alla produzioni agricole alternative, come il bambù,il melograno, le nocciole, ecc.
Fabrizio della Libera e Andrea Masutti di Orizzonte Bambù Italia ci dicono che in Veneto sono già
presenti 170 ettari di terreno coltivato a bambù. Di questi ben 37 si trovano nella provincia di Treviso. A Mareno di Piave vi è una delle maggiori piantagioni di bambù in Veneto, ed è gestita da Fabrizio Della Libera.
“Il bambù può essere utilizzato per diverse produzioni, da oggetti, al settore alimentare, e negli ultimi anni conosce un impetuoso sviluppo nel food vegetariano e vegano. La coltivazione è molto diversificata: il germoglio può essere venduto sott'olio o sott'aceto, la canna può essere trasformata in carta o in legno»
Per presentare le caratteristiche del bambù in cucina, Borghi d’Europa promuove uno stage di informazione a Ponte di Piave, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, presso l’Osteria Roma. Nell’occasione verranno presentati i Percorsi Internazionali che comprendono le produzioni alternative in agricoltura e la Via dei Norcini.
Intervengono Gianluigi Veronesi ( fondatore e direttore del Gruppo DEGUSTA - Rivista mensile cartacea e Ipad - Newsletter quindicinale - Trasmissione tv - Eventi live , dir.comm. Consorzio Bambù Italia) e la redazione della trasmissione multimediale L’Italia del Gusto, per la realizzazione di due puntate.
Risultati immagini per immagini gianluigi veronesi
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IL GERMOGLIO DI BAMBU Il germoglio di Bambù è un alimento tipico della cucina giapponese, per molti aspetti simile agli asparagi, con proprietà nutrizionali molto interessanti. Esternamente il germoglio si presenta ricoperto da uno spesso e molto resistente involucro di foglie e aprendolo, al suo interno, possiamo trovare un polposo germoglio di colore bianco-panna. La consistenza è croccante e dal sapore delicato e inconfondibile anche se una volta bollito acquista un sapore abbastanza neutro adattandosi per questo alle diverse pietanze.
I germogli di bambù offrono diversi benefici per la salute del nostro organismo e trattandosi di un vegetale povero di grassi e zuccheri, con solo 27 calorie, risulta indicato nelle diete ipocaloriche e per perdere peso.
Sono inoltre caratterizzati da interessanti elementi nutritivi Infatti secondo il Washington State University e la Panjab University in India Introducendo il Germoglio all’interno una normale dieta questo riduce efficacemente i radicali liberi che possono produrre sostanze cancerogene dannose, può inoltre essere utilizzato per abbassare il livello di colesterolo nel sangue, contribuendo a migliorare l’appetito e la digestione. Possiede anche vitamine del gruppo B fondamentali per il corretto funzionamento metabolico del corpo tra cui tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B-6 (piridossina) e acido pantotenico ed è ricco di minerali come il rame e il manganese.
Secondo recenti scoperte si ha conferma anche della presenza di piccole quantità di altri elettroliti e minerali essenziali quali calcio, fosforo e ferro. Tra questi ultimi citati il rame è richiesto dal nostro organismo per la produzione di globuli rossi mentre il ferro risulta necessario per la formazione dei globuli rossi e la respirazione cellulare. Molto importante è anche il potassio, presente in buone quantità nel germoglio di bambù (533 mg per 100 gr). Questo minerale è molto importante per il controllo della pressione sanguigna ed aiuta a contrastare gli effetti negativi del sodio all'interno dell’organismo umano.

lunedì 22 gennaio 2018

L’ITALIA DEL GUSTO INIZIA IL 2018 A MILANO PARTECIPANDO A DUE GROSSI EVENTI

L’Italia del Gusto vanta un’esperienza più che ventennale nel raccontare e comunicare suis generis le realtà d’eccellenza della filiera agroalimentare del nostro Belpaese e ha saputo trasmettere questi valori “giornalistici” anche all’estero, attraverso la creazione nel 2009 dell’Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto, che si ispira al “fare rete” del Consiglio d’Europa.
Parlando di eventi del gusto importanti, questo 2018 è iniziato alla grande, specialmente a Milano, dove l’Italia del Gusto opera alacremente con la redazione della sua testata web Borghi d’Europa, che ha partecipato prima al grande banco d’assaggio targato Ais Milano, come sempre all’Hotel Westin , focalizzato verso i vini dell’Abruzzo, poi alla presentazione alla stampa della settima edizione di Olio Officina Festival, ideato e diretto da Luigi Caricato, ricavandone spunti molto interessanti.
L’Abruzzo, regione vitivinicola importante e ben conosciuta da Borghi d’Europa, sin dall’anno di Expo 2015 (dove fece nel Chietino una campagna d’informazione sul vino e le tipicità alimentari), ha confermato lo spessore dei propri vini, specialmente nel Pecorino per i bianchi e come rosso il Montepulciano.
Un bianco molto intrigante e unico,  è stato il blend MILLESIMATO IGP COLLINE TEATINE BIANCO, formato da uve di Pecorino, Falanghina e Trebbiano, proposto dall’Azienda Nicola di Sipio di Ripa Teatina (Ch), assieme al Montepulciano di Gioia del Sole, sempre di Ripa Teatina, che produce anche ottimo olio, un Leccino Gentile.
Notevoli anche i vini della Cantina di Ortona (Ch), di Torre Zambra di Villamagna (Ch), dell’Azienda Agricola Olivastri Tommaso di San Vito Chietino, quelli della Tenuta Pescarina, posseduta dalla famiglia Cerulli Irelli dalla fine dell’800, ed infine i vini della Cantina Barone Cornacchia di Torano Nuovo, nel Teramano.
Per quanto riguarda invece Olio Officina Festival, che si terrà al Palazzo delle Stelline a Milano dall’1 al 3 febbraio p.v. , durante la conferenza stampa di presentazione Luigi Caricato ha rimarcato quanto l’olio sia un elemento cardine della cultura culinaria italica, che trae importanza sin dalla pianta e dalla terra.
Proprio per questo il tema portante delle settima edizione di Olio e Officina Festival è “Io sono un Albero”, dove l’albero è vita.
Nell’arco dei tre giorni della manifestazione ci saranno circa 60 oli in degustazione e naturalmente Borghi d’Europa non mancherà di esserci.

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