venerdì 17 luglio 2020

Destinazione Schioppettino di Prepotto : la SOCIETA’ AGRICOLA MARINIG




La conoscenza con Valerio e Michela Marinig è iniziata col Percorso Internazionale Eurovinum, il Paesaggio della vite e del vino, e con Milano Vetrina del Gusto oltre che per le iniziative con ESOF2020 di Trieste Capitale europea della Scienza, sui temi della sostenibilità. Una scelta fatta dai giornalisti, dopo un viaggio del gusto durato molti mesi. Un’azienda con una storia ed impegno che dura da quattro generazioni. Dal 1921, quando Luigi Marinig, già possessore di una piccola azienda agricola, ne acquista una seconda, trasferendovi tutta la propria esperienza di abile viticoltore. L’attività passa poi al figlio Guido, sin da ragazzo nelle vigne, ed oggi a Valerio, perito enotecnico, che ovviamente fa ben tesoro dell’esperienza tramandata di generazione in genera-zione, conducendo l’azienda con la stessa passione e professionalità del bisnonno e del nonno, seguendo sia il lavoro in vigneto che quello in cantina. Con lui, la moglie Michela laureata in economia e commercio, il papà Sergio e la mamma Marisa, sommelier. “Il nostro motore - ricorda Valerio - è comunque la passione, qualcosa che ci giunge da chi ha fatto del vino una autentica ragione di vita”. Lo Schioppettino di Prepotto di Marinig oltre il suo colore rosso violaceo, è particolarmente intenso come il suo profumo fresco e ricorda i frutti di bosco. Un gusto che mantiene l’aroma di sottobosco e, se invecchiato, acquista sfumature speziate e complesse, che rimandano al muschio. ”Emozioni - fa notare il titolare – che si possono provare degustando gli altri vini rossi (Refosco, Pignolo, Merlot, Cabernet Franc e Biel Cûr di Marinig) che nascono in una zona D.O.C. di uve nobili e pregevoli, come nei bianchi (Friulano,Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon), ed i vini da meditazione (Picolit e Verduzzo Friulano). Nient’affatto trascurabile lo Spumante Brut, vino spumante secco naturale (da un uvaggio di Pinot Nero, Chardonnay e Ribolla Gialla), dedicato a chi ama le bollicine ed affinato 2 mesi in bottiglia. Sono otto gli ettari dei vigneti coltivati dalla famiglia Marinig, per una produzione vinicola di qualità e si estendono su un territorio collinare, dove la particolare conformazione morfologica e climatica ha da sempre creato i presupposti per una coltivazione di qualità. Inoltre la cura, l’attenzione e l’artigianalità nello svolgimento delle attività lavorative contribuiscono a risultati di eccellente livello, con una vendemmia svolta in modo esclusivamente manuale. “E’ un territorio - sottolineano Michela e Valerio - che si estende lungo la più estrema fascia orientale della provincia di Udine, a ridosso del confine con la Slovenia. Qui infiniti microclimi, più freschi e umidi a nord, più miti e asciutti a sud, accarezzano terreni collinari, unici per posizione e composizione. Terreni antichissimi formati da un insieme esclusivo di marne (argille calcaree) e arenarie (sabbie calcificate) - in dialetto chiamate ‘ponca’ - che favorisce la produzione di pregiati vini. Inoltre, la vicinanza dell’Adriatico, l’ef-ficace azione di riparo dai venti freddi di settentrione svolta dalle Alpi Giulie, associata alla particolare ventilazione costante durante tutto l’arco dell’anno, creano le condizioni che distinguono i vini di questi territori friulani. Per altro, associando da sempre al ‘buon vino’ un ‘buon cibo’. Il nostro fertile territorio viene infatti apprezzato anche per i suoi sapori, ed al buon calice di vino ben si accompagna una cucina semplice e poco sofisticata, ma ricca e sfiziosa nel gusto”. Lo Schioppettino di Prepotto di Marinig è in purezza, con resa per ettaro di 70 q.li/ha, sistema di allevamento guyot e vendemmia con raccolta manuale. La vinificazione avviene con diraspapigiatura, macerazione e fermentazione a contatto con le bucce per circa 8 giorni a temperatura controllata con separazione progressiva dei vinaccioli, pressatura soffice e quindi affinamento di 22 mesi in tonneau e barriques con periodici battonage, e 12 mesi finali in bottiglia.

lunedì 8 giugno 2020

ESOF2020 : al via le dieci settimane d'informazione promosse dalla rete internazionale Borghi d'Europa – La sostenibilità nella filiera del vino : l'incontro con RoncSoreli a Prepotto

rieste è stata scelta per l’organizzazione di ESOF2020, la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. La manifestazione si svolgerà a Trieste dal 2 al 6 settembre. La candidatura era stata proposta dalla Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze

ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenhagen (2014), Manchester (2016) e Tolosa (2018).
La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), propone un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.
Inizia in questi giorni un viaggio d'informazione articolato in dieci settimane, che farà tappa
in diverse Regioni italiane e Paesi Europei, per incontrare il mondo della comunicazione e
far conoscere gli obiettivi e le iniziative di ESOF2020.
“ I temi della sostenibilità - osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d'Europa-, non vengono affrontati con i paroloni o le disquisizioni filosofiche, ma 'intervistando' le aziende che praticano la
sostenibilità quotidianamente.E' così che abbiamo incontrato l'azienda agricola RoncSoreli di
Prepotto,Terra dello Schioppettino.”
Flavio Shiratti :
“Secondo l’accezione più classica della definizione, consideriamo il vigneto un ecosistema integrato con l’ambiente circostante. Pertanto dedichiamo risorse e attenzioni affinchè sia in grado di mantenere, anche in futuro, i processi ecologici che avvengono al suo interno.  Il tutto per poter garantire, anche alle prossime generazioni, la possibilità di beneficiare del potenziale enologico del sito.”
Viene posta, quindi,grande attenzione al terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con concimazioni organiche. Vengono conservate le preziose aree boscate che incorniciano l’azienda fornendo rifugio ad insetti e animali. Viene applicata la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite. L'azienda interviene solamente secondo calendari dettati dalle condizioni climatiche, affinchè non avvenga lo sviluppo dei patogeni.
“Tutto questo- continua Schiratti-, richiede un grande sforzo che facciamo ben volentieri, per offrire un prodotto naturale che sia la massima espressione del nostro territorio.”
Sono stati questi principi che hanno spinto l'Azienda ad andare anche oltre. Nel 2016 si è infatti concluso il percorso di conversione al biologico di una parte dei vigneti e RoncSoreli ha quindi ottenuto, per gli stessi, la certificazione di operatore biologico..